Fotografo?

Forse, ma preferisco dire che "faccio foto".
Faccio foto perché mi diverte e perché le foto che faccio ogni tanto mi piacciono e mi piace mostrarle e visto che "mostrarmi" proprio non è il mio forte allora delego alle foto, abbiamo questo tacito accordo io e le mie foto: io le trovo, le mostro e loro mostrano me. Ci siamo trovati in questo scambio e fino ad oggi ha funzionato.

Faccio foto su pellicola prevalentemente, anzi, quasi esclusivamente. Ho una reflex digitale (una Nikon D70s) ma la considero un giocattolo e la uso quando non mi va di starci troppo a pensare. Faccio foto in studio, non sono il tipo che gira per la città con la macchina al collo per immortalare "momenti di vita vissuta". C'ho provato, mi piacerebbe pure ma non ci riesco; in quelle situazioni non trovo le mie foto mentre in studio sì . Quando uno trova la sua foto è una bella sensazione.

Non è moltissimo che faccio foto, dal 2005 circa. Prima avevo una Yashica ma la usavo poco e non era come adesso. Poi a settembre '04 ho dato via la Yashica per comprare una Nikon F70 a Letizia, e ci siamo messi a fotografare con più impegno, ci siamo iscritti al corso di fotografia della Rome Univeristy of Fine Arts tenuto da Alessandro Carpentieri e poi abbiamo conosciuto Fabio Rizzo, presidente dell'associazione FuoriFuoco a cui sono iscritto da allora. Con l'associazione ho fatto anche la mia prima esposizione, la collettiva di fine anno accademico 2007 dal titolo, pensate un po', "Il Fuori Fuoco".

Faccio foto su pellicola ma non le sviluppo per il momento perché è uno stress e credo fortemente nella divisione del lavoro. Stamparle mi piace ma non ho lo spazio e quindi mi affido al miglior laboratorio di Roma per il bianco & nero: Fotosciamanna. Ci lavora Sergio Casella che è un po' un mentore per tutti noi. Probabilmente comincerò a sviluppare per conto mio ma non le cose "importanti", troppo stress (e la divisione del lavoro, non scordatevelo)...

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